L’area intorno alla piazza Cavour, all’inizio del XVI secolo, è zona di espansione, non ancora del tutto strutturata e con molte aree libere che si offrono all’edificazione. Nello specifico dal 1551, con il riscatto dal giogo feudale (le famiglie nobili della città, il popolo ed il Vescovo con

66.000 ducati si riscattano dalla dominazione feudale delle famiglie nobili legate ai sovrani aragonesi, che per circa un secolo hanno donato la città alle famiglie che si mostravano loro fedeli) la “spianata del castello” viene investita da una nuova ondata di ristrutturazioni e costruzioni sugli antichi e preesistenti edifici di epoca medievale. 

È il luogo, piazza Cavour, dove sorge il sedile del popolo e dove ha sede l’Universitas (Municipio) e la Regia Corte. È il punto di passaggio del cardo (Porta Baresana-Porta Pendina), che incrociando il decumano (Porta La Maja- Porta Robustina) definisce le aree di interesse politico (foro cittadino/ piazza cattedrale) e religioso (acropoli- san Francesco della Scarpa), arterie di scambi commerciali e passaggio di pellegrini.

L’isolato, su cui insiste l’edificio, originariamente non prospettava direttamente sulla piazza, così come avviene oggi, ma era delimitato da un percorso molto stretto, definito sul fronte opposto da un agglomerato di case occupate in parte dalla Regia Corte di Bitonto e da un edificio di culto. Il preciso assetto della zona è rilevato in un disegno redatto agli inizi del XVII secolo, prima delle demolizioni effettuate per la costruzione della chiesa di S. Gaetano dei Padri Teatini. Da questo disegno si ricava, inoltre, che tra gli edifici abbattuti erano presenti due diverse chiese nelle vicinanze del palazzo. Tale dato è rilevante se si considera che nel XVI secolo nei documenti le ubicazioni degli edifici sono indicate rispetto alle vie pubbliche sulle quali si affacciano e sulla base del vicinato, riferendosi all’edificio civile o religioso più prossimo. Pertanto attraverso la localizzazione di chiese e conventi, è spesso possibile la definizione puntuale dello stato dei luoghi e la composizione interna degli isolati.