Il palazzo De Ferraris Regna è ubicato in piazza Cavour, nel borgo antico, su un terreno pianeggiante, dove fino al XVI secolo insisteva la lamia del Frantoio oleario della famiglia (ora zona farmacia). È a pianta irregolare con un cortile interno.
Il palazzo fu costruito dai De Ferraris, famiglia proveniente da Genova e stabilitasi a Bitonto nel secolo XIV. È inserito nel contesto di piazza Cavour, dove prospettano edifici di interesse storico/artistico: Porta Baresana (attualmente con assetto seicentesco), la Chiesa di San Gaetano (cominciata agli inizi del 1600), il Palazzo Sylos Calò (1584) ed il Torrione Angioino (sec XIV). La famiglia De Ferraris si arricchì e divenne potente sotto gli Angioini; lo stemma di questo casato (croce avente superiormente due gigli e inferiormente due rose) si vede all’Arco Pinto e nella cripta della Cattedrale.
Giovanni De Ferraris fu eletto vescovo di Bitonto nel 1095 e nel 1114 consacrò la Chiesa di San Silvestro Papa. Nel 1575 il ramo bitontino della casata De Ferraris si estingue con la morte di Giovanni Francesco, sepolto poi nella cripta della Cattedrale. L’edificio patrizio passò ai Regna, famiglia di origine lombarda (si racconta che Paolo Regna fu portato prigioniero a Bitonto da Federico II di Svevia come ostaggio nel corso delle lotte con i comuni), che raggiunse l’apice della potenza politica ed economica con Pietro Paolo e Bernardino.
Quello che è conosciuto come palazzo Regna è l’arricchimento di precedenti fabbriche trecentesche edificate dalla famiglia De Ferraris. Il palazzo De Ferraris-Regna è la sintesi di interventi susseguitisi nel tempo: dal secolo XIV al secolo XVI, passando per il Rinascimento e sino ai giorni nostri. Il portale d’accesso, un vero e proprio arco trionfale in stile classico, con affaccio su piazza Cavour, presenta una nobile ma severa trabeazione, ornato dai due medaglioni raffiguranti Giulio Cesare ed Ottaviano Augusto (oppure i profili/ritratti dei due committenti), oltre che dalla dedica “Pietro Paolo Regna Arcipresbitero Bitontino e Bernardino suo fratello fecero per loro e per gli amici” – 1586.
Accanto al fregio del portale, si attacca la balaustra costituita da esili colonnine, che corre lungo tutto il muro perimetrale del cortile interno, dove si sviluppa una scala in pietra a rampa curvilinea e si notano le finestre più antiche trasformate in balconi. Il prospetto del fabbricato su piazza Cavour è dotato anche di una balconata sostenuta da gattoni in pietra (mensole polilobate), di epoca posteriore alla data di costruzione del portale e da un piano terra realizzato con una muratura in conci irregolari di pietra calcarea bugnata, dello stesso tipo di quella esistente sulla muratura del cortile che prosegue anche su via della Corte. Sulla chiave dell’arco del portale e sulla balconata interna, vi è lo stemma della famiglia Regna.
Ciò che è poco conosciuto del palazzo ed è oggetto di scoperta, sono i resti delle decorazioni pittoriche.
